La tossicità dei fitofarmaci per

l’operatore agricolo 

 

 

Le cause di intossicazione da prodotti chimici, quali fitofarmaci, derivano principalmente da un uso scorretto di essi. La maggior parte delle contaminazioni avvengono quando l’operatore agricolo è intento a maneggiare i vari formulati, aprendo e vuotando le confezioni.  Le polveri e gli spruzzi infatti hanno una concentrazione tale da creare danni alla salute.

La contaminazione può avvenire attraverso tre vie: cutanea, inalatoria, orale.

La contaminazione più comune avviene attraverso il contatto con le mani : le sostanze tossiche entrano nel circolo sanguigno contaminando i vari organi.

La fitotossicità può essere di due modi: tossicità cronica e tossicità acuta.

La prima si riferisce agli effetti di una sola somministrazione, mentre la seconda si riferisce a una somministrazione medio-lunga.

La tossicità acuta si manifesta con sintomi immediati più o meno gravi, in base  alla classe tossicologica del principio attivo. La maggior parte dei sintomi deriva comunque dagli insetticidi fosforganici. Essi hanno un azione neurotossica, vanno a colpire un enzima (acetilcolinesterasi), presente nel tessuto nervoso e nelle giunzioni neuro-muscolari. Il blocco di questo enzima provocano sintomi descritti come: nicotinici e muscarinici.

I sintomi nicotinici comprendono: tachicardia, rialzo della pressione arteriosa, midriasi pupillare, astenia, crampi, facile esaurabilità muscolare ecc.

I sintomi muscarinici comprendono: nause, vomito, diarrea, dolori addominali, ipotensione arteriosa, broncospasmo con tosse, lacrimazione ed aumento della salivazione.

I sintomi a carico del sistema nervoso sono: confusione,disorientamento,ansia,insonnia, incoordinazione motoria, coma, convulsioni, tremori.

Quando i sintomi nicotinici e muscarinici si combinano tra loro,possono dare origine alla morte dell'individuo per insufficienza respiratoria, dovuta alla paralisi dei muscoli  e dei centri che regolano il respiro.

la tossicità cronica si avverte dopo un certo periodo (diversi anni) dovuta al graduale e continuo accumulo nei vari organi. Questa tossicità provoca danni gravissimi a livello cito-istologico e molto spesso sono irreversibili. I danni più comuni della tossicità cronica rientrano gli effetti mutagenici (alterazione del patrimonio genetico), cancerogeni e teratogenici (danni al feto durante la gravidanza). L'operatore agricolo, quindi, per proteggersi al meglio da eventuali contagi, deve assolutamente seguire la norme della sicurezza personale.

Puntualizziamo che la classificazione tossicologica dei vari prodotti fitosanitari si basa sulla tossicità acuta del medesimo tramite la dose letale, o meglio definito come DL 50 (questa prova non tiene conto però della tossicità cronica).

Gli agricoltori che utilizzano prevalentemente i prodotti fitosanitari che rientrano nelle classi tossicologiche meno pericolose (terza e quarta classe) tendono ad abbassare la guardia aumentando cosi la possibilità di essere colpiti da tossicità cronica.

 

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